mercoledì 28 marzo 2012

Petizione al Presidente Obama

dal sito http://www.iranpledge.org/


Preveniamo la Guerra con l'Iran


Non aspettiamo che le bombe vengano sganciate per far sentire le nostre voci. Diciamo al Presidente Obama che un'altra guerra non è ciò di cui il mondo ha bisogno.  "Peace Action" (Azione per la Pace / Azione di Pace) sta raccogliendo firme per la petizione al Presidente. Firma oggi!  [...]

fai "click" qui su Firma oggi!
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sabato 24 marzo 2012

24 marzo 1980

Oscar Romero, "la voce dei senza voce", arcivescovo di San Salvador viene assassinato per aver denunciato l'ingiustizia sociale, la repressione militare e i crimini degli squadroni della morte ...

venerdì 23 marzo 2012

Bregantini: lavoratori, non merci.

Riforma, il monito di monsignor Bregantini, presidente della Commissione Lavoro della Cei: "I licenziamenti economici rischiano di generare un clima di paura in tutto il Paese"

Monsignor Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano e presidente della Commissione Lavoro, giustizia e pace della Conferenza episcopale italiana, docente di Storia della Chiesa con una lunga esperienza di operaio in fabbrica negli anni della giovinezza, continua a porsi una domanda. “Con questa riforma la precarietà sarà vinta? O resteremo comunque in un clima di precarietà? O addirittura l’aumenteremo?”

E ha trovato la risposta, monsignor Bregantini?

“Non entro tanto nel merito tecnico. Ma sulla questione in atto mi permetto di fare tre rilievi critici. Il primo è il dispiacere che provo nel vedere la Cgil lasciata fuori da questa riforma. Un fatto che viene quasi dato come scontato, quasi che il primo sindacato italiano per numero di iscritti non sia una cosa preziosa per una riforma del lavoro. Dietro questa fetta di sindacato c’è tutto un mondo importante, cruciale, da coinvolgere per camminare verso il futuro. Altrimenti c’è il rischio che questa parte sociale, con i suoi milioni di iscritti, resti disillusa, arrabbiata, ripiegata su atteggiamenti difensivi, su un passato che non c’è più. Lasciare fuori la Cgil sarebbe una perdita di speranza notevole, un grave errore”...

Leggi tutta l'intervista sul sito www.famigliacristiana.it/informazione/news_2/articolo/il-lavoratore-non-e-una-merce.aspx 

giovedì 22 marzo 2012

primolunedìdelmese

Incontro n. 107 - Progetto Laboratori di cittadinanza glocale

lunedì 2 aprile 2012 - ore 20.30
presso la Cooperativa Insieme, via B. Dalla Scola 253, Vicenza 
- Parcheggio adiacente. Si raccomanda puntualità! -

La crisi della politica e i rischi per la democrazia rappresentativa
Mai così basso è stato il consenso ai partiti nell'opinione pubblica. Le ragioni, certo, non mancano. Una pessima legge elettorale ha inferto un colpo mortale alla rappresentanza politica.
I limiti delle primarie all'italiana. Nell'emergenza, un governo "tecnico" prende decisioni altamente politiche, che la stessa politica non è in grado di prendere, o contrastare.
Ma, quanto può durare tale situazione senza che la tecnocrazia snaturi, di fatto, la democrazia?
I pericoli di involuzione autoritaria. Come uscire dal marasma ridando senso etico e politico alla partecipazione democratica?


Ne parliamo con
Michele Prospero
Docente di Scienza Politica e Filosofia del Diritto presso la
Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione dell'Università di Roma "La Sapienza"

Dirige la rivista Democrazia e Diritto del Centro per la Riforma dello Stato.
Autore di numerosi saggi ed articoli

sabato 10 marzo 2012

Sobrietà e acquisti solidali: proposta per la Quaresima, ma non solo.


Fare la spesa, mangiare... Attività quotidiane che possono assumere un significato particolare, se fatte in “modo solidale” … 
  • oltre 10 milioni di Italiani conoscono il concetto di "commercio equo e solidale"
  • oltre 5 milioni di Italiani acquistano prodotti del commercio equo e solidale
In aggiunta alle Botteghe del Mondo gestite da realtà del commercio equo come Unicomondo e Canalete, in giro per la diocesi e per la provincia di Vicenza, con diverse frequenze, vari volontari propongono di “fare una spesa diversa" nei vari mercatini che espongono prodotti del Commercio Equo e Solidale.
Questa forma alternativa di commercio rispetta le regole del mercato tradizionale, tranne una: al primo posto non mette il profitto ma le persone, la dignità del lavoro, la cura per l'ambiente e l'amore per la terra e i suoi frutti, che sono doni di Dio e risultato del lavoro di uomini e donne, nostri fratelli, in diversi Paesi del Sud del mondo.
Questo tipo di commercio è equo e solidale perché garantisce:
-          relazioni commerciali dirette e continuative per garantire uno sviluppo sostenibile a piccoli produttori, contadini, artigiani che solitamente non hanno accesso al mercato
-          prezzi equi e garanzia di volumi di acquisto
-          una quota che va investita in miglioramenti sociali (educazione, sanità, etc.), tecnici e ambientali
-          la partecipazione diretta dei produttori nella commercializzazione
-          filiera trasparente e controllata (anche da organismi internazionali) e rispetto ambientale
-          l'accesso ai nostri mercati a prodotti agricoli, alimentari e di artigianato che rispettano criteri sociali, ambientali ed economici più giusti.
Botteghe e mercatini fanno conoscere i prodotti, i progetti e i principi che caratterizzano il Commercio Equo e Solidale: un modo intelligente e più giusto per usufruire dei doni della terra senza saccheggiarla e predarla, senza sfruttare e impoverire Paesi del Sud del mondo.

Forme analoghe di economia solidale appassionano anche quel numero crescente di persone e famiglie che appartengono a uno dei circa trenta Gruppi di Acquisto Solidale sparsi per la provincia di Vicenza. Tali gruppi, chiamati G.A.S., in aggiunta a prodotti del commercio equo dal Sud del mondo, acquistano anche prodotti, locali o comunque italiani, di cooperative sociali e agricole, di associazioni e di piccoli produttori: un modo semplice, concreto e quotidiano per sostenere piccole realtà che altrimenti rischiano di venire marginalizzate e sparire. In questo caso la filiera diventa molto corta perché c'è un rapporto diretto con il produttore che talvolta fa parte del GAS stesso.

C'è un termine in comune alle due esperienze: l'aggettivo “Solidale”. É un modo per tessere relazioni, a distanza nel caso del commercio equo (tramite video, libri, visite, turismo responsabile...) o quasi quotidiane con i produttori locali; l'occasione per fare la spesa assieme ad altre famiglie; ragionare insieme al produttore sul prezzo “trasparente” (deve convenire a me e anche a te); riscoprire i prodotti della terra nella loro stagionalità; bere un buon caffè o mangiare una banane sapendo che nessuno è stato sfruttato né si è ammalato lavorando nelle piantagioni da dove provengono.

Il Commercio Equo e Solidale e i Gruppi di Acquisto Solidale sono, assieme ad altre forme di solidarietà, dei modi per rendere attuale “vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà” (Tt 2,12b).

Un mondo in cui ci sono troppi “poveri” ma soprattutto in cui molti sono “impoveriti” [forse la attuale crisi economica comincia a farci capire la differenza fra i due termini] a causa di una economia guidata solo dal profitto e di una finanza spesso guidata solo dall'avidità.

“La terra vi concede il suo frutto e basterà, se voi saprete riempirvene le mani.
Scambiandovi i doni della terra, vi sazierete di ricchezze rivelate.
Ma se lo scambio non avverrà in amore e in benefica giustizia, farà gli uni avidi e gli altri affamati.” da “Il Profeta” (1923) di Gibran Kahlil Gibran.

Un antico scritto cristiano del I secolo dice: “non allontanare chi ha bisogno, condividi ogni cosa con tuo fratello e non dire che sono cose tue” (Didaché): nella sua profonda semplicità è un invito alla condivisione, alla solidarietà, a riconoscerci fratelli e a riconoscere ogni cosa come dono di Dio.

La Chiesa ci ricorda anche che: “La solidarietà universale, che è un fatto, per noi è non solo un beneficio, ma altresì un dovere.” (Populorum progressio, 1967) e che: “Nell'epoca della globalizzazione, l'attività economica non può prescindere dalla gratuità, che dissemina e alimenta la solidarietà e la responsabilità per la giustizia e il bene comune nei suoi vari soggetti e attori. […] le forme economiche solidali, che trovano il loro terreno migliore nella società civile senza ridursi ad essa, creano socialità. Il mercato della gratuità non esiste e non si possono disporre per legge atteggiamenti gratuiti. Eppure sia il mercato sia la politica hanno bisogno di persone aperte al dono reciproco.” (Caritas in Veritate, 2009)

venerdì 9 marzo 2012

Quaresima 2012: Digiuno da TV, SMS e Social Network

28 02 2012 La Commissione Nuovi Stili di Vita della Pastorale Sociale e del lavoro di Padova promuove per la quaresima del 2012 un giorno di digiuno dal virtuale (dalla Tv, dagli SMS oppure dai Social Network) per recuperare la bellezza della relazione interpersonale.
Motivazioni
  • Di fronte ad una povertà relazionale che aumenta sempre più e che ci fa perdere la ricchezza delle relazioni umane, fino ad arrivare a degli estremi molto preoccupanti come il caso dell’uomo vicentino che è stato trovato morto dopo un mese dal suo decesso, dobbiamo recuperare in maniera urgente i rapporti con le persone se vogliamo vivere bene e con dignità. Sono le relazioni umane che generano felicità e non la tecnologia moderna. Senza relazioni interpersonali diventiamo dei morti viventi e non dei viventi risorti.
  • Varie indagini e sondaggi fanno emergere che diventiamo sempre più “soli” e tecnologici (vedi allegato).
  • Digiunare dalla televisione, dagli sms e dai social network è ridurre il rischio che la tecnologia mediatica si sostituisca alle relazioni umane, mentre dovrebbe solamente mettersi al nostro servizio per favorire i rapporti interpersonali. È necessario dare priorità alle relazioni umane, in quanto sono essenziali per la vita umana: imparare ad incontrare l’altro e a conoscerlo profondamente, liberandoci da tutti i pregiudizi ed etichette e riscoprendolo come fratello e sorella, arrivando così ad un vero rapporto con l’altro.
  • La quaresima è un tempo liturgico forte che dovrebbe stimolarci e provocarci a costruire un vero rapporto con il Dio di Gesù Cristo, riscoprendo il volto del Padre che Gesù Cristo ci ha rivelato. Non un Dio che castiga, maledice e ci induce in tentazione, ma un Dio che ama, che benedice e che ci libera da ogni male. È stabilendo una vera relazione con il Dio di Gesù Cristo che riusciamo ad intravedere nella croce il volto di un Dio che ama veramente e che ci conduce all’esplosione di vita: la Resurrezione o Vita Pasquale.
Proposta:
  • Dalla televisione perché ostacola lo stare insieme come famiglia, rubando tempo ai rapporti familiari. Spegnare la tv per accendere le relazioni.
  • Dagli SMS che spesso ci bloccano ad una relazione mediata e parziale, riducendo i nostri incontri personali con gli altri e vivendo una povertà di abbracci. Digiunare dagli SMS significa recuperare la voglia di incontrarsi personalmente, di vedere il volto dell’altro e di condividere emozioni ed esperienze a tu per tu in maniera profonda.
  • Dai Social Network che ci inducano a stare in casa, chiusi nei nostri appartamenti o stanze, riducendoci ad avere rapporti elettronici (con i vicini ma soprattutto con quelli che stanno dall’altra parte del mondo), provocando così la morte del vicino perché non lo incontriamo più. Digiunare dai Social Network significa recuperare l’incontro personale con il vicino di casa, la gioia di stare insieme ai condòmini e di recuperare il rapporto con gli abitanti del territorio.
Periodo e modalità
  • Durante la quaresima 2012: scegliere una sola giornata oppure ogni venerdì (può essere scelto un altro giorno della settimana);
  • Durante la giornata scelta: non accendere la tv, non inviare sms e non utilizzare social network, ma accendere le relazioni interpersonali;
  • Leggere la miniguida delle relazioni umane per poter rafforzare a livello culturale l’importanza del recupero dei rapporti umani, i quali sono la via per un nuovo rapporto con Dio.

Indagini e sondaggi sul mondo virtuale e sui comportamenti relazionali
  • 87,3% degli adolescenti utilizza Internet su base giornaliera. Gli adolescenti italiani trascorrono su Internet 2 ore e mezza in un giorno di scuola, mentre aumenta a 3 ore e mezza nei giorni festivi. I dispositivi utilizzati sono PC e telefoni cellulari. L’attività più frequente fatta su Internet da parte degli adolescenti è l’uso del social network  (Indagine del VSAV -Virtual Stage Against Violence-, un progetto innovativo che si occupa dei rischi che i giovani affrontano quando usano le nuove tecnologie e i nuovi media: http://virtualstages.eu/ ).
  • Sempre più “soli” e tecnologici sono i bambini italiani. Ci sono sempre più figli unici, raddoppiano quelli che vivono con un solo genitore e sono molto tecnologici: quasi tutti hanno ormai il telefonino. Amano pc, internet e cellulari. Fra gli 11 ed i 17 anni:  il 93 per cento usa il telefonino (Rapporto ISTAT del 2011).
  • Il Web sta modificando abitudini degli adolescenti italiani. Questo è sancito dal sorpasso di Internet sulla tv e soprattutto dall’inarrestabile ascesa di Facebook. Il 67% degli interpellati ha dichiarato di avere il profilo sul sociale network, contro il 50% dell’anno scorso. Il boom di Facebook riduce l’uso di messenger e di blog personali, crollati in un solo anno dal 41,2% al 17%. È in netto calo la percentuale di navigazione su internet per cercare informazioni utili per lo studio, mentre aumentano le attività dei ragazzi che sono “chattare” e navigare su Youtube. Se da un lato i social network promuovono le relazioni all’esterno, dall’altro il mezzo (il pc come pure la tv) aumenta l’isolamento in famiglia. Più della metà dei ragazzi intervistati hanno televisore e computer nella propria cameretta; circa uno su due guarda la tele e oltre il 20% naviga in Internet la sera tardi prima di dormire. Si conferma diffusissima (86%) la cattiva abitudine di guardare la tv durante i pasti ( Indagine annuale della Società di pediatria sugli adolescenti italiani fra i 12 e i 14 anni, presentata al convegno “La società degli adolescenti” il 2 dicembre 2010. Ricerca patrocinata dal ministero della Gioventù e realizzata attraverso l’ascolto di 1.300 studenti delle scuole medie, di età compresa fra i 12 e i 14 anni).
  • Oggi l’adolescente ha il mondo in tasca. Il telefono cellulare occupa un posto centrale nella vita di ogni giorno. Uno studente padovano su due (ovvero il 49 per cento degli interpellati) dichiara di utilizzarlo per più di tre ore al giorno; un altro 23 per cento fra una e tre ore. Oggi tutti gli studenti hanno almeno un cellulare, ma alcuni ne hanno due o più. L’uso prevalente che si fa del cellulare è inviare e ricevere messaggi: il 25% lo fa spesso e il 64 per cento molto spesso. Il secondo strumento elettronico più utilizzato è il personal computer, rispetto al 1998 c’è stata una crescita enorme: il 45 per cento dei giovani lo usa da una a tre ore al giorno, nel 1998 il 55% dei giovani padovani non aveva mai toccato la tastiera di un pc. Quasi tutti navigano in Internet e quattro categorie di siti sono frequentate spesso e molto spesso da più del 50 per cento degli utilizzatori: YouTube, Wikipedia; Facebook o altri social network; eMule (Ricerca del 2010 «I consumi culturali dei giovani padovani» promossa dall’Assessorato alla cultura del Comune e ricerca analoga promossa dall’Assessorato provinciale alla Cultura).
  • Aumenta negli italiani la voglia di comunicare, soprattutto attraverso internet e le nuove tecnologie, dedicando un ammontare cumulativo 13 ore e 54 minuti al giorno. Il 47,6% degli italiani usa più di 4 media per comunicare. Tra i più utilizzati: televisione, cellulare, radio e quotidiani, ma pure Internet, web tv, palmari, lettori mp3 e libri elettronici. I giovani usano in particolare i social network, soprattutto Facebook (Rapporto Censis 2009).
  • Aumenta la povertà relazionale: “La televisione ha tempi veloci e i bambini finiscono per deconcentrarsi e se passano troppo tempo davanti alla tv o al pc si muovono poco, non socializzano fra loro e si isolano. Un bambino deve essere protagonista del proprio tempo, deve condividere esperienze con gli amici, giocare all’aperto. Invece il monitor spesso viene utilizzato come una baby-sitter senza riflettere che tv e pc creano dipendenza e sudditanza” ha dichiarato Anna Oliviero Ferraris, psicologa dell’età evolutiva (Fonte: Repubblica online 12 ottobre 2010).
Rischi e problemi:
  • L’uso sregolato della Rete altera non solo il comportamento, ma modifica persino la struttura del cervello in modo duraturo, generando disturbi nel comportamento. La chiamano patologia “IAD” (Internet Addiction Disorder), ossia il disturbo da web-dipendenza. L’Internet addiction può essere dannoso per il cervello degli adolescenti quanto altri tipi di dipendenza come l’alcol o le sostanze stupefacenti (Recente Studio dell’Accademia cinese delle scienze di Wuhan, pubblicato sulla rinomata rivista scientifica Plos One. Fonte: Corriere della Sera online 12 gennaio 2012).
  • Uno studio dello University College London ha calcolato che trascorrere ogni giorno 4 ore davanti al piccolo schermo provoca un generico incremento delle malattie mortali pari al 48% e fa salire del 125% il rischio di morire per malattie cardiache (Fonte: Repubblica online 12 gennaio 2011).
  • I ragazzini che passano più di due ore al giorno di fronte a uno schermo, sia quello del computer o della televisione, hanno il 50 per cento in più di probabilità di avere problemi psicologici, riducendo le capacità di concentrazione e di comunicazione con gli altri, anche se fanno un’ora di sport ogni giorno. Gli studiosi dell’Università di Bristol hanno preso in esame 1.013 bambini tra i 10 e gli 11 anni. “Limitare il tempo che i ragazzi passano davanti alla tv o al computer è importante per garantire la loro salute futura” ha dichiarato Angie Page, fra gli autori della ricerca (Ricerca pubblicata nel 2010 sulla rivista statunitense Pediatrics).

sabato 3 marzo 2012

primolunedìdelmese

lunedì 5 marzo ore 20:30

primolunedìdelmese


... Quant'è monotono il neoliberismo ...
 
Decenni di queste politiche ci hanno cacciato nell'incubo: giovani (e non) senza lavoro, anziani (e non) con misere pensioni; disuguaglianze sociali crescenti; finanza impazzita; recessione; uno Stato sempre meno sociale; un generale senso di espropriazione di futuro...  Pensare che le stesse "ricette", accompagnate dallo stesso furore ideologico, possano, ora, tirarci fuori dalla crisi, giusto con qualche correttivo, è un'illusione.
Debito e deficit: come evitare il default? Come rilanciare, in Italia e in Europa, un modello di sviluppo, riconvertito in senso ecologico e sostenibile, fondato sull'equità? Una questione democratica, che è politica e tecnica. Ecco perché non basta indignarsi...


ne parliamo con Felice Roberto Pizzuti
presso la Cooperativa Insieme via B. Dalla Scola 253, Vicenza

“Paure e speranze tra Gaza e il deserto”


7 marzo 2012 ore 20,30
presso il C.D.S. Presenza Donna
Contrà San Francesco Vecchio 20, Vicenza
Suor Alicia presenta la sua esperienza e il suo impegno di testimonianza evangelica per il rispetto dei diritti umani

“Briciole di vita per terre di speranza”


Preghiera al femminile
8 marzo 2012 ore 20,30
presso la chiesa di Araceli Vecchia, Vicenza
Un momento di preghiera e meditazione a partire dalla Parola, con la riflessione biblica e la testimonianza di sr. Alicia

Per informazioni:

Ufficio Diocesano Pellegrinaggi di Vicenza
- Contrà Vescovado 3 - Vicenza - tel 0444-327146
email: info@linfadellulivo.it Siti: www.linfadellulivo.it - www.pellegrininellaterradelsanto.it

Centro Presenza Donna
, Contrà S.Francesco Vecchio 20 – Vicenza – tel 0444 323382
email: info@presdonna.it Sito: www.presdonna.it

Resoconto laboratorio della Rete dell’11-12 Novembre 2011

Inseriamo qui di seguito la prima parte dei resoconti e delle relazioni del Laboratorio della Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita, tenutosi a Rimini l’11-12 Novembre 2011:

Tutela e salvaguardia del territorio

da http://comitatocasoni.wordpress.com/

 

Lettera del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza 
Oggetto: Insediamento centro logistico Aspiag-Despar-zona Casoni

Lettera dei medici ai Comuni

Oggetto: Impatto ambientale e Inquinamento atmosferico

Lettera Consorzio Pro-Loco | Colli Berici – Basso Vicentino 
Oggetto: Nuova Area Industriale Logistica dei Casoni



Comitato cittadino tutela e salvaguardia del territorio
Casoni – Longare – Castegnero – Montegaldella

se vuoi leggi anche La terra: ne siamo padroni ...