venerdì 29 novembre 2013

primolunedìdelmese
2 Dicembre 2013 - ore 20:30
n. 122 - Percorsi di Pace, Polis e Partecipazione

presso Cooperativa Insieme, via Dalla Scola 253, Vicenza

- Parcheggio adiacente. Si raccomanda puntualità ! -

Crescita e modernizzazione nel Paese
delle disuguaglianze inaccettabili


Ne parliamo con
Maurizio Franzini
Insegna politica economica nella facoltà di economia nell'università di Roma "La Sapienza".
Direttore del Centro di ricerca interuniversitario sullo stato sociale (CRISS).

venerdì 8 novembre 2013

Il pane sporco della corruzione

dalla pagina http://www.news.va/it/news/il-pane-sporco-della-corruzione

2013-11-08 L’Osservatore Romano
Gli amministratori corrotti «devoti della dea tangente» commettono un «peccato grave contro la dignità» e danno da mangiare «pane sporco» ai propri figli: a questa «furbizia mondana» si deve rispondere con la «furbizia cristiana» che è «un dono dello Spirito Santo». Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa celebrata venerdì mattina, 8 novembre, nella cappella della Casa Santa Marta, proponendo una riflessione sulla figura dell’amministratore disonesto descritta nel brano liturgico del Vangelo di Luca (16, 1-8).
«Il Signore — ha detto il Papa — torna un’altra volta a parlarci dello spirito del mondo, della mondanità: come agisce questa mondanità e quanto pericolosa sia. E Gesù, proprio lui, nella preghiera dopo la cena del giovedì santo pregava il Padre perché i suoi discepoli non cadessero nella mondanità, nel mondo».
La mondanità, ha ribadito il Pontefice, «è il nemico». Ed è proprio «l’atmosfera, lo stile di vita» tipico della mondanità — ossia il «vivere secondo i “valori” del mondo» — che «piace tanto al demonio». Del resto «quando noi pensiamo al nostro nemico pensiamo prima al demonio, perché è proprio quello che ci fa male».
«Un esempio di mondanità» è l’amministratore descritto nella pagina evangelica. «Qualcuno di voi — ha osservato il Pontefice — potrà dire: ma quest’uomo ha fatto quello che fanno tutti». In realtà «tutti no!»; questo è il modo di fare di «alcuni amministratori, amministratori di aziende, amministratori pubblici, alcuni amministratori del governo. Forse non sono tanti». Nella sostanza «è un pò quell’atteggiamento della strada più breve, più comoda per guadagnarsi la vita». Il Vangelo racconta che «il padrone lodò quell’amministratore disonesto». E questa — ha commentato il Papa — «è una lode alla tangente. L’abitudine delle tangenti è un’abitudine mondana e fortemente peccatrice». Certamente è un’abitudine che non ha nulla a che vedere con Dio.
Infatti, ha proseguito, «Dio ci ha comandato: portare il pane a casa con il nostro lavoro onesto». Invece «questo amministratore dava da mangiare ai suoi figli pane sporco. E i suoi figli, forse educati in collegi costosi, forse cresciuti in ambienti colti, avevano ricevuto dal loro papà come pasto sporcizia. Perché il loro papà portando pane sporco a casa aveva perso la dignità. E questo è un peccato grave». Magari, ha specificato il Papa, «s’incomincia forse con una piccola bustarella, ma è come la droga». E anche se la prima bustarella è «piccola, poi viene quell’altra e quell’altra: e tu finisci con la malattia dell’addizione alle tangenti».
Siamo davanti, ha affermato, a «un peccato tanto grave perché va contro la dignità. Quella dignità con la quale noi siamo unti col lavoro. Non con la tangente, non con questa addizione di furbizia mondana. Quando noi leggiamo nei giornali o guardiamo sulla tv uno che scrive o parla di corruzione, forse pensiamo che la corruzione è una parola. Corruzione è questo: è non guadagnare il pane con dignità».
C’è però un'altra strada, quella della “furbizia cristiana” – «tra virgolette», ha detto il Papa – che permette di «fare le cose un po’ svelte ma non con lo spirito del mondo. Lo stesso Gesù ce l’ha detto: astuti come il serpente, semplici come la colomba». Mettere «insieme queste due» realtà è «una grazia» e «un dono dello Spirito Santo». Per questo dobbiamo chiedere al Signore di essere capaci di praticare «l’onestà nella vita, quella onestà che ci fa lavorare come si deve lavorare, senza entrare in queste cose». Papa Francesco ha ribadito: «Questa “furbizia cristiana” — l’astuzia del serpente e la semplicità della colomba — è un dono, è una grazia che il Signore ci dà. Ma dobbiamo chiederla».
Il pensiero di Papa Francesco è andato anche alle famiglie degli amministratori disonesti. «Forse oggi — ha detto — farà bene a tutti noi pregare per tanti bambini e ragazzi che ricevono dai loro genitori pane sporco. Anche questi sono affamati. Sono affamati di dignità». Da qui l’invito a «pregare perché il Signore cambi il cuore di questi devoti della dea tangente», perché comprendano «che la dignità viene dal lavoro degno, dal lavoro onesto, dal lavoro di ogni giorno, e non da queste strade più facili che alla fine ti tolgono tutto». Anche perché, ha concluso, c’è il rischio di finire come quella persona di cui parla il Vangelo «che aveva tanti granai, tanti sili, tutti pieni e non sapeva che fare. “Questa notte dovrai morire” ha detto il Signore. Questa povera gente che ha perso la dignità nella pratica delle tangenti, porta con sé non il denaro che ha guadagnato, ma soltanto la mancanza di dignità. Preghiamo per loro».
 

giovedì 7 novembre 2013

Contro la violenza sulle donne

VICENZA 9 – 23 NOVEMBRE
 
Femminicidi e discriminazioni di genere: un problema culturale, ogni giorno.

Profili 2013 – Contro la violenza sulle donne è un’iniziativa a cura di Kitchen Teatro Indipendente, Teatro Spazio Bixio, Theama Teatro e Ossidiana Centro Culturale, con la collaborazione dell’Assessorato alla Crescita e dell’Ufficio per le Pari Opportunità del Comune di Vicenza ed il supporto del CeAV Centro Antiviolenza Vicenza e dell’associazione Donna chiama Donna. 

L’attività rientra anche nell’ambito del bando regionale “Progetti degli enti locali per favorire la nascita e l’attività di Organismi di Parità – anno 2012 – Progetto La Commissione P.O. per le politiche di genere sul territorio”.

PROGRAMMA
  
SABATO 9 NOVEMBRE ORE 21.00 - DOMENICA 10 NOVEMBRE ORE 18.00
 KITCHEN TEATRO INDIPENDENTE - COMPAGNIA KITCHEN PROJECT
SOGNI D’OLTREMARE 
Una storia che accomuna le spose ingannate emigrate dal Giappone a inizio novecento e le donne avvilite dallo squallore della povertà di uno sperduto villaggio caraibico. Un viaggio attraverso illusioni e speranze che ricorda la vita di tante migranti della nostra terra. Liberamente tratto da “Venivamo tutte per mare” (Julie Otsuka) e da “L’annegato più bello del mondo” (Gabriel Garcia Màrquez).

MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE ORE 21.00
SALA CONFERENZE DEI CHIOSTRI DI SANTA CORONA
 

MEDIA E FEMMINICIDI
 Incontro pubblico moderato da Antonietta Demurtas, giornalista di Lettera43.it, con gli interventi di Francesca Garisto, avvocato della Casa delle donne maltrattate di Milano, Alessio Miceli dell'associazione MaschilePlurale e Chiara Volpato, docente di Psicologia Sociale all’Università di Milano Bicocca. Nel corso della serata verranno proiettate le opere di “Uccidi anche me”, progetto fotografico di Fiorella Sanna e Francesca Madrigali. Il dibattito prevede un focus specifico sui modi di fare informazione intorno ai femminicidi da parte di media e giornali e sulle modalità di rappresentazione utilizzate per i casi di discriminazione di genere, riflettendo sui rischi di normalizzazione del fenomeno opposti al processo di negazione del problema anche a partire dal linguaggio comunemente usato.

SABATO 16 NOVEMBRE ORE 21.00
 TEATRO SPAZIO BIXIOTHEAMA TEATRO 
NON HO PECCATO ABBASTANZA 
na lettura scenica dedicata alla voce delle nuove poetesse provenienti dal Medio Oriente. Donne costrette a subire censure e discriminazioni in nome dei precetti della tradizione. La guerra, l’amore come divinità, il corpo: versi che innalzano un inno alla passione, un canto che diventa un sensuale gioco di sensazioni e di vitale opposizione ai soprusi.

MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE ORE 21.00
 KITCHEN TEATRO INDIPENDENTECOMPAGNIA CAMPO TEATRALE
TESTO E REGIA DI CÈSAR BRIE 
INDOLORE 
La casa come un ring, l’impotenza di fronte alla violenza domestica. In molti matrimoni uomini di 80 chili picchiano donne di 50 o bambini di 20. Il pugilato permette due metafore: non è lecito colpirsi se il peso di uno supera di 6 chili il peso dell’altro; il quadrilatero è un luogo chiuso dal quale non si esce se non sconfitti o feriti. O morti. Un poema amaro su quanto accade troppo spesso fra le mura domestiche.

SABATO 23 NOVEMBRE ORE 21.00
 TEATRO SPAZIO BIXIOFILIPPO CARROZZO - MUSICHE DI SCHEGGE DI LEGNO 
CARO WALT DISNEY 
Una richiesta di risarcimento per anni e anni in cui si è cresciuti credendo alle favole, quelle che si raccontano per tenere lontano il buio. La storia di una ragazza, allo stesso tempo uguale e diversa da tante sue coetanee. Al di là dei sogni, una fiaba nera come la notte che respira e stringe il cuore. Una riflessione in forma di teatro-studio: il lavoro, la violenza, la prostituzione.

Lo Staff diKitchen Teatro Indipendentewww.spaziokitchen.it

Kitchen Teatro Indipendente
via dell'edilizia, 72
36100 Vicenza
dove siamo: www.spaziokitchen.it/dove-siamo

sabato 2 novembre 2013