martedì 26 maggio 2015

Campagna “Un'altra difesa è possibile”

dalla pagina http://www.retedellapace.it/2015/05/proposta-di-legge-difesa-civile-depositata-alla-camera/
http://www.retedellapace.it/

Proposta di legge difesa civile, depositata alla Camera
Grazie alle firme da tutta Italia un’altra difesa
è oggi più vicina e possibile
Depositata oggi alla Camera dei Deputati la Legge di iniziativa popolare per la Difesa civile, non armata e nonviolenta
Con la presentazione odierna presso la Camera dei Deputati si è concluso il primo passo formale importante della Campagna “Un’altra Difesa è possibile”.
Obiettivo raggiunto: gli scatoloni con le 50.000 firme necessarie per la presentazione della Legge di Iniziativa popolare sono stati consegnati da una rappresentanza del Comitato Promotore. La raccolta è avvenuta in tutta Italia, nel corso degli ultimi sei mesi, da centinaia di associazioni, gruppi, movimenti delle principali Reti del mondo pacifista, nonviolento, disarmista e del servizio civile.
La Legge “Istituzioni e modalità di finanziamento del Dipartimento per la Difesa civile, non armata e nonviolenta” vuole dare piena attuazione agli articoli 11 e 52 della Costituzione (ripudio della guerra e difesa della patria affidata ai cittadini) e avviare nel paese una politica di difesa della popolazione, del territorio, delle istituzioni: il servizio civile, la protezione civile, i corpi civili di pace e un Istituto di ricerche sulla pace ed il disarmo, sono gli elementi centrali della proposta legislativa la cui presentazione verrà annunciata già nella prossima seduta parlamentare a Montecitorio.
Grande soddisfazione è stata espressa per questo risultato dai promotori della Campagna “Un’altra difesa è possibile” che hanno registrato l’adesione anche di decine di Sindaci di città grandi e piccole (Roma, Milano, Napoli, Genova, Reggio Emilia, Pavia, Modena, Messina, Vicenza, Livorno, Cagliari…) e di tanti Consigli Comunali, come dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna.
“In attesa che gli uffici della Camera dei Deputati controllino la validità e la sufficienza delle firme raccolte – ha dichiarato Mao Valpiana, coordinatore della Campagna e presentatore della Legge – chiediamo che fin da subito Deputati e Senatori la possano fare propria, avviando il dibattito sulla necessità che anche nel nostro Paese venga riconosciuta a livello istituzionale una forma di difesa alternativa a quella militare”.
La proposta di Legge, tra l’altro, chiede una riduzione delle spese sostenute dal Ministero della Diesa per nuovi sistemi d’arma al fine di poter costituire un Fondo per la difesa civile non armata e nonviolenta. “Non si tratta quindi di spendere di più – ha proseguito Valpiana – ma di spendere meglio“.
A consegnare le firme sono stati i rappresentanti delle sei Reti promotrici: Rete Italiana per il Disarmo, Rete della Pace, Tavolo interventi civili di pace, Conferenza nazionale degli Enti di Servizio Civile, Forum nazionale Servizio Civile, Campagna Sbilanciamoci!
Nei prossimi giorni i promotori auspicano inoltre di potersi incontrare con la Presidente della Camera Laura Boldrini, per sottoporle i contenuti del progetto di Legge e chiedere un sollecito avvio dell’iter parlamentare relativo. Le realtà promotrici di “Un’altra difesa è possibile” avevano già incontrato l’On. Boldrini all’inizio del percorso della Campagna il 2 giugno 2013, in occasione della prima “Festa della Repubblica che ripudia la guerra”.

Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile
Forum Nazionale per il Servizio Civile
Rete della Pace
Rete Italiana per il Disarmo
Sbilanciamoci!
Tavolo Interventi Civili di Pace
 

domenica 24 maggio 2015

Petizione, un disegno di Legge e motivi per uscire dalla NATO?

Si segnala, per informazione: la Petizione e i motivi proposti da persone e movimenti nonviolenti, per la pace e contro le guerre per l'uscita dell'Italia dalla NATO per un’Italia neutrale

Dalla pagina http://www.pandoratv.it/?p=3274 

Lo spot che accompagna la presentazione del disegno di legge per l’uscita dell’Italia dalla Nato, presentato dai senatori Paola De Pin e Bartolomeo Pepe, si conclude con queste parole: 
"Non siamo nemici degli Stati Uniti, siamo amici della Pace"... 

Dalla pagina http://www.peacelink.it/pace/a/41536.html della associazione Peacelink 
No Nato: ecco i motivi per i quali urge firmare la petizione
Manifesto dell’assemblea costitutiva del Gruppo della Svizzera Italiana del Movimento Svizzero per la Pace, sezione svizzera del Consiglio Mondiale per la Pace, tenutasi il 23 marzo 2014 a Bellinzona.Trascinati di recente in troppi conflitti alimentati dalla Nato, conflitti sempre più sanguinosi e cruenti, gli italiani cominciano a riprendere uno slogan popolarissimo nei gloriosi anni '60: “Fuori l'Italia dalla Nato, fuori la Nato dall'Italia”. Spuntano, si direbbe dal nulla, convegni, petizioni e persino disegni di legge No Nato.


Dalla pagina https://www.change.org/p/la-pace-ha-bisogno-di-te-sostieni-la-campagna-per-l-uscita-dell-italia-dalla-nato-per-un-italia-neutrale di Change.org una "piattaforma" internet per lanciare petizioni a livello nazionale e internazionale
Sostieni la campagna per l'uscita dell'Italia dalla NATO per un’Italia neutrale.
Portare l'Italia fuori dal sistema di guerra
Attuare l'articolo 11 della Costituzione

continua 




Si riporta , per informazione: l'elenco dei primi firmatari: 

Dinucci Manlio, giornalista
Fo Dario, Premio Nobel, autore e attore
Imposimato Ferdinando, magistrato
Zanotelli Alex, religioso
Minà Gianni, giornalista
Vauro, disegnatore
Chiesa Giulietto, giornalista
Fo Jacopo, scrittore
Vattimo Gianni, filosofo
Pallante Maurizio, saggista
Mazzeo Antonio, giornalista
Canfora Luciano, filologo
Gesualdi Francesco, saggista
Giannuli Aldo, docente universitario
Grimaldi Fulvio, giornalista
Celestini Ascanio, attore
Cacciari Paolo, esponente politico
Cardini Franco, storico
Cremaschi Giorgio, sindacalista
Losurdo Domenico, filosofo
Mazzucco Massimo, giornalista e regista
Riondino David, musicista
Zucchetti Massimo, docente universitario

mercoledì 20 maggio 2015

Digiuno a staffetta a sostegno della iniziativa di don Albino Bizzotto

Comunicato stampa - Vicenza, 19 maggio 2015

Custodire il creato, coltivare l'umano
digiuno a staffetta a tempo indeterminato a sostegno 
di don Albino Bizzotto
con inizio mercoledì 20 maggio ore 20,45 
davanti al capitello della madonna di viale Ferrarin

A partire da domani sera, mercoledì 20 maggio 2015 alle 20,45, dopo aver sostato in preghiera con in rosario per la pace, come mensilmente facciamo davanti al capitello di via Ferrarin nelle adiacenze della base militare Dal Molin, daremo inizio anche a Vicenza - città che ospita il Festival Biblico  “Custodire il creato, coltivare l'umano” - ad un digiuno a staffetta a tempo indeterminato a sostegno del digiuno a sola acqua di don Albino Bizzotto (www.beati.eu).
Anche per la nostra Vicenza, già gravata da pesanti strutture militari che mortificano la sua vocazione alla convivenza pacifica messa a dura prova da una cementificazione selvaggia  che devasta l'equilibrio del territorio cittadino (base USA Dal Molin, speculazioni edilizie a Borgo Berga, Pomari, ecc.) e provinciale (Valdastico sud, Pedemontana, inquinamento alla falda provocato dalla Miteni, ed ora Valdasticco Nord, TAV/AC, ecc.) si fa sempre più impellente la necessità di rilanciare questo grande prioritario impegno di custodire il creato per coltivare l'umano.
Se qualcuno volesse aderire e far conoscere il suo giorno di digiuno può segnalarlo alla seguente mail: antoniosantino@live.it .

Mentre vicende inquietanti e rovinose incalzano su vari scenari mondiali, di cui il flusso ininterrotto di profughi nel Mediterraneo è quotidiana testimonianza, Francesco, vescovo di Roma e papa esorta i cristiani e i fedeli di tutte le religioni a far sentire la loro voce sulle questioni che stanno sconvolgendo l'immagine dell'uomo e del creato.
Proprio su questi versanti (a difesa dell'uomo e del creato) don Albino Bizzotto (padre fondatore dell'associazione “Beati i costruttori di pace”) sta, in questi giorni, impegnando la sua vita e la sua persona in un digiuno a sola acqua, oramai già al settimo giorno.
Questo suo gesto, oltre a suscitare in noi grande attenzione e piena solidarietà, interpella la nostra coscienza di cristiani su questioni fondamentali, ricordandoci che:
* l'accoglienza di ogni creatura umana (e di ogni essere vivente) non è  optional, ma impegno prioritario:                   
“Ero forestiero, affamato, malato, in carcere
e mi avete riconosciuto e accolto nel più piccolo dei miei fratelli.
Venite benedetti nella casa del Padre mio... (Mt 25);

* anche la Terra è una creatura vivente (Madre che in Dio ci ha generato) e come tale va rispettata, coltivata e amata:
“Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino dell'Eden, 
perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen 2,15 ).
 
Oggi, ci ricorda don Albino “l'emergenza terra si presenta con una gravità da metastasi”.
Per questo, nell'attuale passaggio d'epoca che ci vede protagonisti (spesso passivi) si fa sempre più impellente la necessità di passare anche nei confronti della natura da una cultura di guerra e di predominio con conseguenti devastazioni e sfruttamento spregiudicato delle risorse del pianeta ad una cultura di pace, in grado di ridare respiro alla terra  e di ristabilire con essa, prima generatrice di vita per tutti, una relazione di rispetto profondo e di cura attenta mirata alla valorizzazione dei suoi prodotti in una logica di condivisione con tutti gli esseri viventi. Divenire, così promotori e attori di quello che Ernesto Balducci profeticamente chiamava “ecumenismo creaturale”: una forma nuova che abbraccia in un unico cerchio non solo i credenti di tutte le religioni e quanti si fanno propagatori del Bene, ma anche tutte le creature dell'universo.
Il Festival biblico (21 maggio-2giugno), evento di particolare significato e risonanza per le nostre comunità, con al centro il grande tema “Custodire la terra, coltivare l'umano”, ci richiama direttamente alla centralità di queste due dimensioni, che, soprattutto nel momento storico attuale hanno bisogno di ritrovarsi, come in un unico abbraccio, armoniosamente coniugate insieme.

Coordinamento dei cristiani per la pace      
c/o associazione papa Giovanni XXIII° via Bixio 17 – Vicenza         

domenica 17 maggio 2015

19 maggio & 23 maggio: due interessanti incontri

  volentieri segnaliamo questi 2 incontri:

formare coscienze,
costruire la città dell'uomo

... attuali più che mai!

abbiamo il piacere di invitarti ad un incontro un po' speciale:
sabato 23 maggio, dalle ore 16.45, al Palazzo delle Opere Sociali, in piazza Duomo a Vicenza, ci sarà la dedica del salone d'onore alla grande figura di Giuseppe Lazzati.
L’incontro sarà una grande opportunità per riscoprire insieme il valore e la statura di quest’uomo, che ha segnato così fortemente la storia politica ed ecclesiale del nostro paese.
Sarà presente il nostro vescovo Mons. Beniamino Pizziol e saremo aiutati a rileggere la storia di Giuseppe Lazzati da due ospiti d’eccezione: il prof. Luciano Caimi e l’on. Franco Monaco.

Anche altri appuntamenti sono da segnare in agenda, qui di seguito trovi tutti i dettagli!

In particolare, in vista del voto regionale, vogliamo dedicare il prossimo incontro LCA per considerare il ruolo e le sfide che attendono le regioni, per darci delle chiavi di lettura personali dei programmi elettorali e votare in modo consapevole. Saremo aiutati, nel confronto, da Mario Serafin.
 

martedì 19 maggio 2015 - 9′ incontro LCA, alle ore 20.45, presso il Pensionato Studenti di Contrà San Marco, a Vicenza.
La serata prevederà, in sintesi:
… un momento di preghiera
… lo spazio di confronto “l’attualità c’interpella”: conoscere il peso della regione per capire il valore del tuo voto!
... calendario LCA per l'anno associativo 2015-2016

Ci fa piacere se confermi la tua presenza e, nel rispetto di tutti, pensiamo sia importante la puntualità di ciascuno.
Ti aspettiamo e ti ringraziamo della tua collaborazione nell'inoltrare l'intivo a chi pensi possa essere interessato.
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Sito AC VIcenza
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martedì 12 maggio 2015

Un intervento di George Friedman...

... consigliere del Dipartimento di Stato del Governo USA, fondatore della società Stratfor (Strategic Forecasting, Inc.: si interessa di questioni strategiche geopolitiche globali), all'incontro pubblico Chicago Council on Global Affairs.

Un documento interessante per capire come ragionano i grandi della Terra e per aiutare a comprendere gli eventi di oggi, di ieri e possibili scenari futuri.

Un esempio: "La linea politica che raccomanderei è quella adottata da Ronald Reagan nei confronti di Iran e Iraq: finanziò entrambe gli schieramenti facendo sì che si combattessero fra di loro e non combattessero contro di noi. Era una cosa cinica e certamente non morale, ma ha funzionato... e questo è il punto".

Il video è in inglese con sottotitoli in italiano grazie a Pandora TV:

https://www.youtube.com/watch?v=aYgmhO9QJFc&feature=youtu.be


venerdì 1 maggio 2015

Primo Maggio: torna la festa del lavoro e dei lavoratori. La riflessione di don Matteo Pasinato

dalla pagina http://www.vicenza.chiesacattolica.it/pls/vicenza/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=2957&rifi=guest&rifp=guest








Primo maggio: festa del lavoro e festa dei lavoratori. Ognuno dovrebbe festeggiare il proprio lavoro. E il proprio lavorare, perché non apprezziamo abbastanza l’opera delle nostre mani. Perché è anche nel lavoro che noi portiamo l’immagine di Dio. Dio aveva cominciato col lavoro (l’acqua, la terra, il fango... Dio ha usato le sue mani sporcandole per modellare ogni cosa), e dopo aver creato l’uomo gli consegna tutto: vai avanti!
Ciascuno di noi va avanti perché lavora e fa andare avanti il mondo con la propria opera. Sporcandosi le mani o spalancando l’intelligenza, è sempre lavoro.
Ognuno dovrebbe festeggiare il lavoro degli altri, e il loro lavorare. Perché nessuno può funzionare se non funziona anche l’altro. Ed è il lavoro di chi procura il cibo che abbiamo sulla tavola, e ci nutre lo stomaco. Il lavoro di chi ci offre il libro che abbiamo tra le mani, e ci sfama l’intelligenza. E avanti fino alla prudenza dell’autista, la passione dell’insegnante... Quando tutte le persone si “sporcano” le mani tutti abbiamo una vita più “pulita”.
Dovremmo imparare a far posto al disagio di ancora troppi che mancano della dignità del lavoro. Recentemente una impresa del territorio ha salvato il lavoro di molti, ridistribuendo il lavoro di tutti. Ho visto piccoli e grandi prestiti per dare un’altra occasione a delle famiglie. Conosco giovani che non aspettano il “sogno”, ma cominciano con quello che è “possibile”. Sono ancora tante le famiglie che sanno fermarsi nel riposo della domenica, cercano nella fede quello che non si trova in nessun mercato, cioè il credere (la fiducia) e lo sperare (il futuro).
Ma in questo giorno dovrebbe far male a tutti lo sporco di corruzione, di ingiustizia, di ricerche che si sfiniscono davanti a porte chiuse.
Non è sicuro il lavoro quando non è per tutti, non è buono il lavoro quando lo si deve svendere.
Non è umano il lavoro quando prende troppo a qualcuno e non dà nulla agli altri. Se cerco un reddito senza lavorare non posso fare festa. Se ho soldi senza sporcare le mani e investire l’intelligenza, vuol dire che sono caduto nel vizio della finanza “che uccide”, nel vizio della corruzione o nel vizio del “mantenuto”. E non posso fare festa se, senza il lavoro, molti vanno “fuori gioco” dalla vita ed entrano nel gioco delle macchinette.
Teniamo caro il nostro lavoro, facciamolo con fierezza, come una cosa sacra. E proprio perché lo abbiamo, occupiamoci del lavoro di tutti. Per questo è “civile” questa ennesima festa dei lavoratori e del lavoro, perché si batte per un lavoro giusto e onesto per tutti. Altrimenti sarebbe una festa “incivile”.

Don Matteo Pasinato
Direttore Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro